La birra IPA è un gioiellino tra le birre ad alta fermentazione. Caratterizzata da un gusto unico e facilmente riconoscibile, diventa velocemente insostituibile per chiunque la provi. Birra IPA significato Indian Pale Ale: un nome che già contiene una serie di indizi sullo stile birraio a cui appartiene e sulla storia della sua nascita. Poi, esattamente come accade per il vino, limitarsi a parlare di Birra IPA è riduttivo in quanto ci sono varie tipologie di birra IPA, non tanto definite dal luogo di produzione, ma piuttosto dalla provenienza dei luppoli e da alcune scelte di stile.

Birra IPA: dalla nascita alla moda

Birra IPA significato del nome

IPA è l’acronimo di Indian Pale Ale e questo denota uno stile birraio che appartiene al genere Ale di tipo Pale. Ale indica una birra ad alta fermentazione, ovvero ottenuta dalla fermentazione dei lieviti Saccharomyces cerevisiae (gli stessi che portano a termine la fermentazione del mosto per ottenere il vino) che lavorano a temperature elevate e in tempi relativamente brevi. Pale significa “pallido” ed indica una birra in cui è utilizzato malto chiaro. Quindi il nome Indian Pale Ale dà tre informazioni: si tratta di una birra chiara (1) ad alta fermentazione (2)… e Indian (3)? Indian racconta la storia di questa birra, nata per essere importata nelle colonie britanniche – in India appunto – e per questo bisognosa di resistere al lungo viaggio. E come gli inglesi inventarono il Porto e altri vini liquorosi, anche l’Indian Pale Ale è un prodotto nato dalle loro necessità. Indian indica quindi una birra con un elevato grado alcolico particolarmente luppolata in quanto l’alcol era un efficace conservante e il luppolo un ingrediente ricco di sostanze asettiche e insieme permettevano alla birra di superare efficacemente il viaggio.

Birra IPA storia

Questa birra nasce nel periodo coloniale britannico quando gli inglesi, già grandi estimatori della birra, decidono di importarla in India per far sì che le truppe non debbano rinunciare al suo consumo. Così, sulla fine del 1700, navi cariche di birra partirono per l’Oriente per giungere a terra con una sgradita sorpresa: la birra, dopo il lungo viaggio per mare, tra alte temperature, salsedine e durata dello stoccaggio, è praticamente imbevibile. Nasce così l’esigenza di creare una birra capace di sopportare il viaggio e mantenersi in un buon stato di conservazione.

Il primo uso noto del termine Indian Pale Ale risale al 1835 quando fu pubblicato un annuncio economico sul Liverpool Mercury, un quotidiano inglese che ha operato tra il 1811 e il 1905,  in cui era citata questa birra “rinnovata” destinata all’esportazione in India. I mastri birrai, infatti, decisero di aumentarne la stabilità aumentando il tenore alcolico e aggiungendo luppolo, già noto per le sue proprietà antisettiche e disinfettanti.

La birra IPA ha avuto un grande successo nei decenni a venire, fino però a scomparire quasi verso la fine degli anni ’50 a causa dell’elevato grado alcolico che la esponeva a una tassazione più incisiva. Anche per questo oggi esistono versioni di birra IPA con meno gradi, ovvero con un tenore alcolico intorno ai 5% vol, anche se le più comuni si aggirano intorno ai 6-7% vol per poi spingersi fino ai 9% vol delle Imperial IPA (o Double IPA).

Birra IPA: gusto e tipi

Birra IPA: caratteristiche sensoriali “generali”

Sebbene ogni stile di birra IPA abbia le sue caratteristiche proprie, si può definire un filo conduttore comune a tutte le birre di questa tipologia. Si presentano di un colore giallo ambrato intenso, una schiuma particolarmente compatta e persistente e un’effervescenza poco pronunciata. Al naso si susseguono intense note agrumate, resinose ed erbacee. In bocca entra coerente, con un corpo medio, secca e con un amaro particolarmente pronunciato. Ottima bevibilità e buona persistenza gusto-olfattiva.

Birra IPA: i “sottostili”

  • American IPA: ottenuta con luppoli americani, è particolarmente luppolata, amara e spesso anche più agrumata e resinosa della versione classica inglese. In bocca ha un amaro da medio-alto a altissimo e un sentore di malto medio-basso. Il tenore alcolico oscilla da 5% vol a 7% vol.
  • Argenta IPA: American IPA Argentina integrata con caramello e fino al 15% di frumento crudo. Il luppolo argentino conferisce un profumo e un gusto caratteristico di ananas. Sono dotate di un’ottima bevibilità grazie al corpo più leggero delle IPA inglesi e alla maggiore secchezza delle IPA americane. Il tenore alcolico oscilla da 5% vol a 6,5% vol.
  • Belgian IPA: a seconda se si utilizzano luppoli americani o luppoli europei o un mix di questi ha profumi che possono avere una grande variabilità, ma comunque caratterizzati da intensi sentori agrumati, una nota mielata e qualche accenno speziato che si ritrovano anche al gusto. La grande secchezza accentua il sapore amaro. Il tenore alcolico oscilla da 6,2% vol a 9,5% vol.
  • Black IPA: luppolata, profumi agrumati e resinosi che si fondono con note appena accennate di cioccolato, caffè e pane tostato e un sentore di caramello leggero di sfondo. Gusto coerente, con un grado amaro da medio-alto a elevato e un sentore di arrosto che accentua la percezione amara. Il tenore alcolico oscilla da 5,5% vol a 9% vol.
  • Brown IPA: intenso profumo di luppolo che ai sentori classici si arricchisce di frutta secca, pane tostato e cioccolato. Gusto equilibrato dove la dolcezza del malto bilancia l’amarezza del luppolo. Il tenore alcolico oscilla da 5,5% vol a 7,5% vol.
  • DDH IPA (Double Dry Hopped IPA): è la versione più luppolata della IPA classica, viene luppolata a freddo a fine cottura, poi in fermentazione e post fermentazione. Non esageratamente amara, ma piuttosto intensamente profumata in base ai luppoli utilizzati.
  • Imperial IPA (o Double IPA): è la versione più alcolica dell’American IPA, di cui mantiene caratteristiche sensoriali simili. Il tenore alcolico oscilla da 7% vol a 10% vol.
  • NEIPA (New England IPA): American IPA “modificata” caratterizzata da una certa torbidità, un profumo più fruttato e un gusto “succoso” e tendenzialmente meno amaro. Il tenore alcolico oscilla da 6% vol a 9% vol.
  • Red IPA: color rame chiaro, profumi intensi di pesca, resina, caramello, pane tostato e agrumi. Gusto coerente, con l’amaro bilanciato dal malto. Il tenore alcolico oscilla da 5,5% vol a 7,5% vol.
  • Rye IPA: una moderna interpretazione dell’American IPA. Profumo intensamente luppolato con note di pesca, frutta tropicale, agrumi, resina e melone che si fondono ai profumi del malto di segale leggermente speziati. Gusto coerente, molto luppolato e con delle sfumature di caramello e pane tostato. Nitido sapore di segale. Secca e con amaro da medio-alto a molto alto. Corpo da medio-leggero a medio. Il tenore alcolico oscilla da 5,5% vol a 8% vol.
  • Session e Saison IPA: un’interpretazione più leggera della classica IPA di cui condivide gran parte delle caratteristiche sensoriali con una minor gradazione. Il tenore alcolico oscilla da 3,5% vol a 4,5% vol.
  • West Coast IPA: variazione regionale dell’American IPA non ancora classificata da BJCP. Profumi molto luppolati con note agrumate, erbacee e resinose. Gusto secco e amaro, corpo medio-leggero. Il tenore alcolico oscilla da 5,5% vol a 7,5% vol.
  • White IPA: un’interpretazione dell’American IPA incrociata con una Witbier. L’impressione di spezie può provenire da lievito belga, aggiunte di spezie o entrambi. Ha profumi intensi di agrumi e albicocca, con una leggera speziatura. Gusto coerente, secco e con amaro elevato. Corpo medio-leggero. Il tenore alcolico oscilla da 5,5% vol a 7% vol.
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Perfetta da sola come aperitivo per la sua grande bevibilità, la birra IPA è anche un ottimo accompagnamento a tutto pasto. Se con qualsiasi pizza è eccellente, si può abbinare con successo anche a un risotto ai formaggi, ai tortelli di zucca, a un pesce fritto condito con salsa aioli o un hamburger di manzo gourmet. Per i più temerari da provare anche con i cappelletti reggiani in salsa di Parmigiano Reggiano: uno spettacolo!

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In foto la birra IPA del Birrificio Lambrate, in via Adelchi 5 a Milano (a 400 metri dalla fermata della linea verde metro Lambrate). Un tempio per gli amanti della birra IPA con tante variazioni, tutte interessanti, come l’Atomic, particolarmente agrumata e amara. Costo 6,5 € per bicchiere da 0,4 litri. Sono aperti da martedì a domenica dalle 18:00 alle 2:00.

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