La bonarda è un vitigno a bacca nera diffuso in Piemonte (Nord Italia). Per quanto sia corretto chiamare questo vitigno bonarda, è forse da preferire il sinonimo ufficiale uva rara o facilmente si entra in confusione con il vino Bonarda dell’Oltrepò Pavese, che però è elaborato dal vitigno croatina. Un altro modo di chiamarla è bonarda piemontese perchè è effettivamente questo il vitigno descritto.
Bonarda: caratteristiche
… della pianta
- Aspetto: foglia orbicolare media o, più spesso, grande. Soprattutto trilobate con delle irregolarità tra i seni. La pagina superiore, di colore verde cupo, è glabra. La pagina inferiore, di color verde oliva chiaro, è raramente tomentata. Picciolo corto o medio, glabro e grosso.
- Maturazione: ultima decade di settembre. Grappolo più che medio o grande (lunghezza 16-20 cm) piramidale o conico, abbastanza compatto (non sempre, a volte sono molto grandi e ramificati). Acino di media grandezza, rotondo o ellissoide. Buccia molto spessa di colore nero-violaceo, molto pruinosa e coriacea. Polpa molle e succosa leggermente colorata di rosso, di sapore semplice e zuccherino.
- Produttività: buona.
- Vigoria: media.
- Resistenza alle avversità: è sensibile alle gelate, alle brinate, alle tignole dell’uva, al marciume degli acini e è particolarmente sensibile alla peronospora (considerata vite-spia della malattia). Nelle primavere sfavorevoli può essere vittima dell’acinellatura e dellacolatura. Resiste bene all’oidio.
… del vino prodotto
- Esame visivo: rosso rubino intenso e vivace con sfumature violacee.
- Esame olfattivo: intenso, con note fruttate e vinose.
- Esame gusto-olfattivo: sapido, piuttosto morbido, fresco, poco tannico, equilibrato, di medio corpo e abbastanza persistente.
Zone di coltivazione
- Italia: (zone idonee e consigliate) Piemonte; (zone idonee) Lombardia, Emilia-Romagna.
- Mondo: nessuna.
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Bonarda: vini italiani DOCG e DOC dove è ammesso
- DOCG: nessuna.
- DOC: Albugno, Canavese, Colli di Parma, Colli Piacentini, Colli Tortonesi, Collina Torinese, Monferrato, Piemonte, Pinerolese.
Conclusione
La bonarda è un vitigno molto diverso dalla croatina e per quanto è facile distinguere il vitigno grazie alla foglia completamente diversa, è altrettanto facile fare confusione con il vino. Bisogna pertanto tenere a mente che il vitigno bonarda lo si può ritrovare in alcune DOC piemontesi, mentre il vino Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC, come dice il disciplinare, deve avere almeno l’85% di croatina (ma anche il 100%) e può contenere dallo 0% al 15% di uva rara (barbera e vespolina).
Fonti:
© Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Catalogo Nazionale delle varietà di vite.
© Bassi C., Sommelier: il manuale illustrato, Cammeo DiVino, Monte Isola, 2022, pp. 134-135
La foto di copertina è della cantina Bricco dei Roccoletti.