Cioccolatini San Valentino: una tradizione, quella di donare cioccolato alla persona amata, sopravvissuta intatta nei secoli. La festa degli innamorati, si celebra il 14 febbraio e si festeggia in quasi tutto il mondo, ma pochi sanno perché è stato scelto proprio questo giorno e qual è l’origine della festa. Parlare di San Valentino significa fare un viaggio tra leggende, gesti d’amore, conversioni, atti di fede e miracoli. Si parte da Terni, la città in cui è nato il santo, e si attraversa tutto il mondo per incontrare Valentino, l’uomo del giardino di fiori, della rosa della riconciliazione, della storia d’amore tra Sabino e Serapia ma soprattutto l’uomo saldo nella fede e dalla grande virtù di diffondere amore. Il 14 febbraio gli innamorati si scambiano cioccolatini a forma di cuore, rose, regali e valentine, i celebri biglietti con le frasi d’amore per San Valentino.
La più antica valentina risale al XV secolo quando Carlo d’Orléans, all’epoca detenuto nella torre di Londra, scrisse una lettera alla sua amata moglie Bonne di Armagnac:
“Je suis dèjà d’amour tanné, ma très doulce Valentine”.
“Sono già malato d’amore, mia dolcissima Valentina”.
Cioccolatini San Valentino: la storia del culto
Prima di scoprire come fare i cioccolatini a forma di cuore croccanti al gianduia è interessante ripercorrere storie e leggende del culto di San Valentino. L’origine della festa di San Valentino ha radici molto lontane e ci spiega bene perché è proprio Valentino il santo degli innamorati. Tante sono le storie e le leggende legate al santo e, partendo dall’antica Roma, ogni paese ha sviluppato e diffuso la sua.
Lupercalia San Valentino: la festa pagana romana
Gli antichi romani, dal 13 al 15 febbraio, festeggiavano i Lupercalia, un rito pagano dove ci si purificava per accogliere la primavera, portatrice di abbondanti raccolti. I contadini e i pastori romani avevano una grande considerazione delle piante e degli animali e pertanto invocavano diverse divinità protrettrici dell’agricoltura e del bestiame. Tra questi il dio Faunus Lupercus, raffigurato con le corna sulla testa e gli zoccoli di capra al posto dei piedi. Durante questa festa i sacerdoti romani si riunivano in una grotta dove svolgevano riti e preghiere per propiziare la fecondità della terra. La leggenda racconta che in questa grotta, che si trova alle pendici sudovest del colle Palatino, fossero stati allattati Romolo e Remo dalla lupa.
Il rituale, alla luce delle fiaccole, iniziava con l’uccisione di capre le quali venivano scuoiate e la loro pelle veniva tagliata a strisce e poi immersa nel sangue. La cerimonia prevedeva la scelta di due nuovi adepti che venivano segnati sulla fronte con la lama sporca di sangue di capra, come atto di rinascita e di purificazione. Venivano poi ripuliti con batuffoli di lana immersi nel latte. Finito questo rito i sacerdoti romani, detti i Luperci, con i due nuovi adepti, vestiti solo della pelle di capra, correvano per tutto il colle Palatino e frustavano con le strisce di sangue le donne, desiderose di purificarsi e di rendere fertile il loro matrimonio.
Nell’anno 496, il papa Gelasio I abolì la festa dei Lupercalia e istituì, il 14 febbraio, il giorno di san Valentino che corrispondeva al giorno della morte del vescovo Valentino di Interamna. L’origine della festa degli innamorati è stato l’espediente per la Chiesa cattolica per porre fine alla festa pagana romana.
San Valentino: diffusione del culto
Dal giorno dell’istituzione della festa di San Valentino, in diverse parti del mondo, il 14 febbraio è stata la data che più si è ripetuta come giorno per celebrare l’amore.
- Nel medioevo: in Francia e in Inghilterra, durante il medioevo, si riteneva che a metà febbraio la natura si risvegliasse e gli uccelli iniziassero l’accoppiamento, pertanto il 14 febbraio si prestava bene ad essere considerato il giorno della festa degli innamorati.
- Nel 1400: a Parigi, il 14 febbraio del 1400, è stato fondato l’Alto Tribunale dell’Amore, un’istituzione che aveva lo scopo di decidere su tradimenti e diatribe all’interno del matrimonio e sulla violenza contro le donne. I giudici, degni di questo compito, venivano selezionati sulla base della loro conoscenza delle poesie d’amore.
- Nel 1800: negli Stati Uniti, verso la metà dell’800, Esther Howland iniziò a produrre biglietti d’amore per la festa di San Valentino, abitudine che si diffuse in poco tempo in tutto il mondo.
Cioccolatini San Valentino: le leggende
La vita di san Valentino è ricca di numerose leggende che si sono tramandate nei secoli e che continuano a vivere accoccolate tra fantasia e realtà.
La Leggenda di Sabino e Serapia
La storia d’amore tra Sabino e Serapia è la più famosa e struggente leggenda legata a San Valentino. La tradizione narra che Sabino, un giovane centurione romano, si innamorò di Serapia, una giovane ternana. Il loro amore fu fortemente contrastato dalle rispettive famiglie essendo lei cristiana e lui pagano. La giovane donna, decisa a combattere per il suo amore, suggerì all’amato di farsi battezzare da Valentino, il vescovo di Terni. Così accadde ma Serapia si ammalò poco prima del matrimonio. Sabino disperato si rivolse a Valentino chiedendogli, con il cuore addolorato, di non essere diviso dalla sua amata. Valentino, alzando gli occhi al cielo, rivolse la sua preghiera e fu così che i due innamorati volarono insieme verso il sonno eterno. Dei due innamorati non si hanno riscontri storici pertanto è facile pensare che non siano mai esistiti.
La Leggenda della rosa
Un’altra leggenda è legata al dono della rosa da parte del santo a una giovane coppia di fidanzati che litigava davanti al suo giardino. Valentino, con delicatezza e gentilezza, si avvicinò alla coppia e li invitò a tenere stretta una rosa tra le loro mani e a ritrovare il loro amore smarrito. Dopo qualche tempo i due innamorati ritornarono dal santo, il 14 febbraio, per benedire il loro matrimonio. Nacque così la leggenda della rosa della riconciliazione.
La leggenda dei bambini
San Valentino possedeva un grande giardino pieno di rose e tanti bambini giocavano abitualmente lì vicino. Giunta la sera, per invogliare i bambini a tornare presto a casa, regalava a ognuno di loro una rosa, raccomandandosi di portarla presto alle loro mamme. Il santo aveva trovato il modo di far tornare i bambini presto a casa e donando il fiore si sarebbe diffuso amore nei confronti dei genitori. Da questa leggenda nasce la tradizione di fare dei piccoli pensieri alle persone amate.
San Valentino: la vita
Secondo la tradizione San Valentino nacque nel 176 a Interamna Nahars (il nome con cui veniva identificata Terni nei tempi antichi) e morì a Roma il 14 febbraio 273. Nobile di origine si convertì al cristianesimo molto presto tanto che venne nominato vescovo all’età di 21 anni. La sua vita si svolse traquillamente a Terni fino al giorno in cui la sua strada si incrociò con quella del filofoso Cratone e di suo figlio Cerimone, afflitto da una malattia incurabile. Cratone, venuto a conoscenza di un miracolo che aveva compiuto il santo guarendo un uomo con la stessa malattia del figlio, lo chiamò e gli offri la metà dei suoi averi per guarire Cerimone. Valentino rinunciò ai beni chiedendogli di donarli ai poveri e gli chiese in cambio la sua conversione e della sua famiglia. Iniziò così una lunga conversazione tra il santo e il filosofo. Valentino gli parlò del Dio invisibile e Onnipotente, l’unico che ha il potere di allontanare il dolore, di mettere in fuga la morte e di far tornare la vita. E mentre il santo elencava tutti i miracoli compiuti da Dio, Cratone, colpito dalle sua parole, cadde ai suoi piedi, credendo nel vero Dio e chiedendo il battesimo per lui e per la sua famiglia. E dopo una notte di preghiera Cerimone, liberato da ogni malattia, corse incontro ai genitori cantando e lodando Dio.
Di fronte al miracolo tutta la famiglia decise di battezzarsi. Cratone riuscì ad influenzare anche i suoi allievi, Procolo, Efebo ed Apollonio, che si convertirono e si dedicarono completamente a Dio. Tutto questo però irritò il Senato, che decise di condannare a morte Valentino. Dopo lunghe torture il santo venne imprigionato per poi essere giustiziato a Roma.
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Chiara Bassi
Cioccolatini San Valentino: ricetta dei cioccolatini a forma di cuore croccanti al gianduia
120 minuti
60 minuti
Media
Fornello
€
Italiana
Ingredienti per 25 cioccolatini a forma di cuore
- 350 g cioccolato al latte gianduia
- 50 g cioccolato bianco
- 15 g corn flakes
- 15 g nocciole tostate
- Foglia d’oro alimentare per decorare q.b.
Attrezzi
- 1 ciotola grande
- 3 ciotole medie
- 1 spatola
- 1 spatola a gomito
- 1 stampo in silicone per cioccolatini a forma di cuore
- 1 pentolino
- 1 pinzetta da cucina
- 1 mixer
- 1 termometro da cucina
Cioccolatini San Valentino: ricetta cioccolatini a forma di cuore
Passo 1. Inserire nel mixer le nocciole tostate e sminuzzarle..
Mettere da parte la farina di nocciole ottenuta.
Passo 2. Inserire nel mixer i corn flakes e sminuzzarli più o meno finemente.
Mettere da parte i con flakes sbriciolati.
Passo 3. Riempire a metà un pentolino con acqua. Posare sopra una ciotola e far sciogliere a bagnomaria 150 g di cioccolato al latte e tutto il cioccolato bianco mescolando con una spatola.
Trasferire in un’altra ciotola e fare raffreddare, dovrà raggiungere una temperatura di 22/24°C.
Passo 4. Un volta raggiunta la temperatura richiesta, aggiungere i cereali e le nocciole e mescolare.
Passo 5. Versare il composto nello stampo di silicone e livellare con la spatola a gomito e lasciare a temperatura ambiente per circa 30 minuti.
Passo 6. Nel frattempo sciogliere a bagnomaria il restante cioccolato al latte (200 g).
Far raffreddare fin tanto che non raggiunge la temperatura di 28-29 °C.
Passo 7. Togliere i cioccolatini dallo stampo.
Rivestire i cioccolatini – uno per volta – nel cioccolato al latte e posarli delicatamente su un ripiano con l’aiuto di una forchetta.
Passo 8. Posare sopra una fogliolina di oro con una pinzetta da cucina.
Lasciare a temperatura ambiente per 30 minuti per far solidificare il cioccolato.
Consigli
- Se non si dispone di un termometro da cucina si può poggiare un cucchiaino di composto su della carta forno e vedere quanto tempo impiega a solidificare. Se impiega molti secondi è ancora troppo caldo, se impiega meno di 10 secondi è pronto.
Cioccolatini San Valentino: una rivoluzione d’amore
“La vita è come una scatola di cioccolatini non sai mai quello che ti capita” disse il brillante attore Tom Hanks in un’indimenticabile scena del film Forrest Gump. Una scatola di cioccolatini artigianali come metafora della vita: anche se i giorni appaiono uguali – come cioccolatini tutti incartati allo stesso modo – è solo vivendo – mordendo – che si può conoscere l’intensità del singolo giorno.
Valentino è l’uomo che ha sacrificato la propria vita per aiutare il prossimo aprendo un dialogo tra cristianesimo nascente e paganesimo imperante. Difendendo l’amore tra un pagano e una cristiana, regalando rose agli innamorati in litigio, aiutando il prossimo senza mai temere per la propria vita, Valentino ha mostrato tutta la potenzialità rivoluzionaria che si nasconde dietro un gesto d’amore.
Ci sarà sempre una possibilità di vivere un amore felice fin tanto che ci saranno cioccolatini a forma di cuore da scartare.