La ribolla gialla è un antico vitigno a bacca bianca, la cui storia è profondamente radicata in Friuli-Venezia Giulia, in Italia, e nella vicina Slovenia. Non molti sommelier sanno che il nome “ribolla gialla” in realtà è “solo” un sinonimo ufficiale in quanto il vero nome del vitigno è ribuele bianca. Le sue origini si perdono nella storia, ma, grazie a un documento datato 1296 della città di Udine in cui è nominata la ribolla gialla, si è riuscita a collocare la sua coltivazione in quest’area sin dal medioevo. Nel corso dei secoli, la ribolla gialla ha conosciuto periodi di grande popolarità, ma anche momenti di declino, specialmente dopo la seconda guerra mondiale, quando molti viticoltori friulani iniziarono a preferire i vitigni internazionali per la loro maggior resistenza e produttività. Intorno al 1980, grazie a un rinnovato interesse verso i vitigni autoctoni scaturito anche dall’importante lavoro dei sommelier e dei giornalisti del vino, la ribolla gialla ha cominciato la sua scalata verso il successo.
Ribolla gialla: caratteristiche
… della pianta
- Aspetto: foglia media, quasi intera o con tre lobi accennati, rotondeggiante, seno peziolare a V aperto e seni laterali accennati o assenti. Sia la pagina superiore sia quella inferiore sono glabre e verde chiaro. Picciolo corto.
- Maturazione: II e III decade di settembre. Grappolo molto piccolo, cilindrico-piramidale e compatto. Acino medio e leggermente discoide. Buccia sottile, pruinosa, punteggiata e di color giallo alabastrino. Polpa sciolta di sapore neutro, dolce e leggermente astringente.
- Produttività: buona e costante.
- Vigoria: buona.
- Resistenza alle avversità: sensibile al marciume e a colatura. Resiste bene alle gelate primaverili grazie al suo germogliamento tardivo.
… del vino prodotto
- Esame visivo: giallo paglierino intenso e brillante che tende al dorato.
- Esame olfattivo: intenso, floreale e fruttato.
- Esame gusto-olfattivo: fresco, morbido, di corpo leggero, con un’ottima bevibilità e con un finale di mandorla piuttosto lungo.
Ribolla gialla: zone di coltivazione
- Italia: (zone idonee e consigliate) province di Pordenone e Udine.
- Mondo (in ordine di quantità): Italia; Slovenia; Grecia.
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Ribolla gialla: vini italiani DOCG e DOC dove è ammesso
- DOCG: Rosazzo.
- DOC: Collio Goriziano o Collio, Friuli o Friuli Venezia Giulia (in lingua slovena Slovena Furlanjia o Furlanjia Juliska Krajna), Friuli Colli Orientali.
Conclusione
Dato che la ribolla gialla assomiglia molto nella forma del grappolo al pignolo di Forlì e nei dintorni di Rimini c’è un vitigno chiamato ribolla piccola, ci sono ipotesi sulla correlazione tra questi due vitigni. Da non confondere con la rebola romagnola, che è tutto un altro vitigno!
Oggi la ribolla gialla, soprattutto per un problema “culturale” di molti viticoltori friulani, si beve giovanissima, tuttavia è un vitigno che si presta a un invecchiamento di bottiglia e dopo 5-10 anni è capace di dare risultati sorprendenti. Interessante anche la sua vinificazione come spumante metodo classico, come si può vedere in questo articolo dedicato all’ottimo vino bianco friulano.
Fonti:
© Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Catalogo Nazionale delle varietà di vite.
© Bassi C., Sommelier: il manuale illustrato, Cammeo DiVino, Reggio Emilia, 2022, p. 170
© Venica & Venica – di Carola Nitsch (foto di copertina)
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