I sommelier e gli appassionati di vino amanti dell’arte o – più semplicemente – di Vincent Van Gogh non possono perdersi questa mostra che viene inaugurata oggi al MUDEC Milano, il Museo delle Culture. Van Gogh Pittore Colto racconta un Van Gogh inedito, lontano dal binomio genio e sregolatezza che ha sempre caratterizzato la sua immagine. Questa mostra Van Gogh Milano merita il viaggio perchè non solo tutto è curato alla perfezione, dalle luci agli allestimenti, ma soprattutto perchè non è la classica mostra che attira le persone con il nome di un pittore famoso per poi ritrovarsi con un paio di quadri in mezzo ad altri 50 di pittori “minori”. I curatori – lo storico dell’arte Professor Francesco Poli, la ricercatrice Mariella Guzzoni e la curatrice di “Van Gogh e il Giapponismo” del Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiassone di Genova Aurora Canepari – hanno fatto un lavoro davvero straordinario.
Vincent Van Gogh: 4 opere particolarmente interessanti per un sommelier
Un sommelier studia la vite, l’ulivo, il cibo e il ristorante. Per questo ci sono 4 quadri presenti in questa mostra Van Gogh Milano particolarmente interessanti da vedere.
“La vigna verde”
Una pennellata straordinaria per un soggetto di campagna in un’epoca dove erano più le novità dell’ industrializzazione ad ispirare. Qui i vigneti nei dintorni di Arles sono colti con la curiosità di un artista che aveva scoperto un prodotto – il vino – un lavoro – la coltivazione della vite – e un rito – la vendemmia – completamente nuovi. Stupendo vedere come i contadini sono perfettamente integrati con la natura che loro stessi lavorano, con tratti di pennellate che li fanno fondere con il paesaggio e scoprire lentamente, uno a uno, cappello dopo cappello, solo in seguito a un’osservazione più attenta.
Vincent van Gogh | “La vigna verde” [Particolare]| 1888 | Olio su tela | Kröller-Müller Museum, Otterlo
“Uliveto con due raccoglitori di olive”
In questo stesso anno furono oltre 15 gli oliveti che Van Gogh dipinse, soprattutto in autunno e nella fase della raccolta. Per l’artista questi quadri rappresentavano non solo l’interconnessione tra uomo e natura, ma soprattutto quella tra umano e divino nell’ordine dello stesso ciclo della vita. Dei suoi ulivi nodosi scrisse:
“L’effetto della luce diurna e del cielo significa che ci sono argomenti infiniti che si trovano negli alberi di ulivo. Per quanto mi riguarda cerco gli effetti contrastanti del fogliame, che cambia con i toni del cielo. A volte, quando l’albero mette a nudo i suoi pallidi fiori, grandi mosche blu, coleotteri smeraldo e cicale in gran numero ci volano su, il tutto immerso nel blu puro. Poi, come il fogliame assume toni più maturi, il cielo è raggiante e striato di verde e arancione e poi di nuovo, in autunno, le foglie assumono toni viola del colore di un fico maturo e questo effetto viola si manifesta pienamente con il contrasto del grande sole nel suo alone pallido di luce limone”.
Vincent van Gogh | “Uliveto con due raccoglitori di olive” | 1889 | Olio su tela | Kröller-Müller Museum, Otterlo
“I mangiatori di patate”
La forza espressiva di una modesta famiglia di contadini riunita attorno al tavolo la sera, a mangiare solo patate con le mani, le stesse mani che quelle patate hanno coltivato. I loro volti sono sfigurati e induriti dalla fatica, senza traccia di speranza. Le loro mani sono nodose, rovinate dal lavoro.
Seppur è presente solo lo schizzo preparatorio dell’opera sono presenti altri ritratti dei contadini, studi di quelle persone miserabili che Van Gogh voleva nobilitare per mostrare le loro condizioni e la dignità con cui le accettavano. Lui non conosceva da vicino la fatica o la povertà, ma essendo figlio di un ricco pastore protestante aveva ereditato dal padre la ricerca di un contatto con loro. Contatto espresso anche nello studio della luce, quasi vicina a un Caravaggio o a un Courbet. E queste patate, discriminate dagli stessi poveri prima del trucco di Parmentier, erano diventate metafora e simbolo della loro stessa condizione.
Vincent van Gogh | “I mangiatori di patate” | 1885 | Litografia su carta | Kröller-Müller Museum, Otterlo
“Interno di un ristorante”
In quest’opera Van Gogh sembra più concentrato sulla tecnica che sul soggetto: la sperimentazione impressionista viene svelata dalla decomposizione dei colori della pennellata, che diviene a tratti esasperato, quasi puntinista, nelle pareti.
Curiosamente, solo pochi anni prima, Van Gogh scrisse degli impressionisti:
«Quando si vedono per la prima volta [i lavori degli Impressionisti] si rimane delusi: le loro opere sono brutte, disordinate, mal dipinte e mal disegnate, sono povere di colore e addirittura spregevoli. Questa è la mia prima impressione quando sono venuto a Parigi»
Vincent van Gogh | “Interno di un ristorante” | 1887 | Olio su tela | Kröller-Müller Museum, Otterlo
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Van Gogh e i libri
“Van Gogh il maestro dei girasoli. Van Gogh il pittore del manicomio e della pazzia suicida. Van Gogh il solitario artista immerso nella campagna, l’autodidatta senza molti appigli culturali. Questi sono solo alcuni degli stereotipi che hanno condizionato e ancora condizionano la narrazione al pubblico del mito di Vincent Van Gogh. La tragica dimensione esistenziale del personaggio viene troppo spesso enfatizzata a scapito di una corretta conoscenza della vera grandezza creativa del genio olandese”.
Vincent van Gogh | “Natura morta con statuetta in gesso e libri” | 1887 | Olio su tela | Kröller-Müller Museum, Otterlo
Una natura morta particolare, meno famosa del vaso con i girasoli, ma forse perfino più affascinante per il dettaglio che rimane coerente con lo stile pittorico dell’artista. I titoli dei libri sono ben visibili in questa scena domestica: Bel Ami di Guy de Maupassant (1885) e Germinie Lacerteux dei fratelli Edmond e Jules De Goncourt (1865).
La scelta dei libri da porre nel quadro non fu affatto casuale. Bel Ami era una metafora del viaggio dello stesso Van Gogh: il suo protagonista Georges Duroy era giunto a Parigi in cerca di fortuna quasi quanto lui vi era giunto alla ricerca del fuoco sacro dell’arte. Germinie Lacerteux, invece, era un romanzo che semplicemente Van Gogh amava molto – trattava della miseria delle persone umili, il tema protagonista di molti suoi quadri come i mangiatori di patate o donna che cuce con gatto – tanto da inserirlo anche sul tavolo del Dottor Gachet nel suo ritratto del 1890.
A Bel Ami si deve anche un capolavoro di Van Gogh: Terrazza del caffè la sera (1888), ovvero Place du Forum di Arles.
«[…] Finora non mi hai detto se hai letto Bel-Ami di Guy de Maupassant oppure no e cosa ne pensi del suo talento. Te lo dico perché l’inizio di Bel Ami contiene una descrizione di una notte illuminata di stelle a Parigi con i caffè vivacemente illuminati sul boulevard ed è pressappoco lo stesso soggetto che ho appena dipinto. […]»
Lettera 678 da Vincent Van Gogh alla sorella Wilhelmina Van Gogh
Questo quadro non fu infatti ispirato da una scena di vita reale, ma da un romanzo. E quando l’immaginazione di un uomo alimenta l’immaginazione di un altro uomo si ha – per me – la sublimazione dell’arte stessa. A sua riprova lo stesso tratto di Van Gogh, quasi sempre scattante e nervoso, qui diventa morbido e sognante, fuso nella complessità, ma al contempo nella cinica speranza, dell’opera letteraria.
Vincent van Gogh | “Terrazza del caffè la sera” | 1888 | Olio su tela | Kröller-Müller Museum, Otterlo
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Chiara Bassi
Altre opere presenti nella mostra Van Gogh Milano
Vincent van Gogh | “Donna che cuce e gatto” | 1881 | Gessetto nero e bianco, acquerello diluito e acquerello opaco su carta vergata | Kröller-Müller Museum, Otterlo
Vincent van Gogh | “Pini al tramonto” | 1889 | Olio su tela | Kröller-Müller Museum, Otterlo
Vincent van Gogh | “Il burrone” | 1889 | Olio su tela | Kröller-Müller Museum, Otterlo
Vincent van Gogh | “Moulin de la Galette” | 1886 | Olio su tela | Kröller-Müller Museum, Otterlo
Vincent van Gogh | “Paesaggio con covoni e luna che sorge” | 1889 | Olio su tela | Kröller-Müller Museum, Otterlo
Vincent van Gogh | “Veduta di Saintes-Maries-de-la-Mer” | 1888 | Olio su tela | Kröller-Müller Museum, Otterlo
Vincent van Gogh | “Salici al tramonto” | 1889 | Olio su tela | Kröller-Müller Museum, Otterlo
Vincent van Gogh | “Autoritratto” | 1887 | Olio su cartone | Kröller-Müller Museum, Otterlo
Vincent van Gogh | “Ritratto di Joseph-Michel Ginoux” | 1888 | Olio su tela | Kröller-Müller Museum, Otterlo
La bellezza di questa mostra Van Gogh Milano è la sua capacità di mettere in luce un artista straordinariamente colto e intellettuale, lontano da quell’area negativa della follia che lo ha sempre avvolto. Van Gogh parlava, leggeva e scriveva in 4 lingue: il suo nativo olandese, poi francese, inglese e tedesco. Era un artista dal rigore straordinario, tanto che questo gli ha concesso di essere davvero prolifero e sfornare centinaia di capolavori in soli 37 anni di vita. Si parla di quasi 900 dipinti e oltre 1000 disegni: un numero tale da influenzare tutta l’arte del XX secolo nonostante – come spesso accade – sia stato poco apprezzato durante la sua permanenza su questa terra.
Mostra Van Gogh Milano: informazioni utili
Scheda tecnica
- Titolo: Vincent van Gogh. Pittore colto
- Una mostra di: 24 ORE Cultura
- In collaborazione con: Kröller-Müller Museum,Otterlo, Paesi Bassi
- Curatela: Francesco Poli con Mariella Guzzoni e Aurora Canepari
- Allestimenti: Cesare Mari, Panstudio Architetti Associati con Carlotta
- Partner istituzionale: Fondazione Deloitte – Deloitte
- Con il patrocinio di: Ambasciata e Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia
- Sede: Mudec – Via Tortona 56, Milano
Orari e aperture straordinarie
- periodo della mostra: dal 21 settembre 2023 al 28 gennaio 2024
- la biglietteria chiude un’ora prima della chiusura
- lunedì: 14:30 – 19:30
- martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9:30 – 19:30
- giovedì, sabato: 9:30 – 22:30
- Halloween (31 ottobre 2023), tutti i santi (1 novembre 2023), Immacolata (8 dicembre 2023), Santo Stefano (26 dicembre 2023): 9:30 – 19:30
- S. Ambrogio (7 dicembre 2023), Befana (6 gennaio 2024): 9:30 – 22:30
- Vigilia di Natale (24 dicembre 2023), San Silvestro (31 dicembre 2023): 9:30 – 14:00
- Natale (25 dicembre 2023), Capodanno (1 gennaio 2024): 14:30 – 19:30
Prezzi
- Biglietto singolo intero: 16 €
- Sono previste riduzioni e omaggi.
- Possibilità di visite guidate per singoli, gruppi di adulti e scuole.
Informazioni e prenotazioni
- Informazioni e prenotazioni: +39 02 54917. Possibilità di acquisto del biglietto in cassa il giorno stesso salvo disponibilità.
- Sito web ufficiale della mostra Van Gogh Milano